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Dattoli in prima linea per il contrasto del Covid 19

15 Apr 2020 - Voci dalla Quarantena

Dattoli in prima linea per il contrasto del Covid 19

di Antonio V. Gelormini

In questi giorni, in queste settimane, si sente la necessità di raccontare da dentro il quotidiano della quarantena, dell’#iorestoacasa e di indagare le speranze, le frustrazioni, le ansie e le gioie di chi da diversi mondi sta vivendo – come tutti – l’effetto Codiv-19 Coronavirus.

Una serie di interviste per il Magazine di Radici Future e Affaritaliani.it – Puglia a persone, a personalità, a singoli cittadini ed a chi rappresenta dei mondi nel sociale, per entrare nelle pieghe del quotidiano “segregato” e per provare a intravedere gli scenari al di là della luce in fondo al tunnel

Abbiamo incontrato uno dei protagonisti “in prima linea” sul fronte ospedaliero: Vitangelo Dattoli – Direttore Generale del Policlinico Riuniti di Foggia. Già DG del Policlinico di Bari e in precedenza, Sindaco del Comune di Triggiano (Ba).

Dott. Dattoli, lei è uno di quelli a cui non è “permesso” o concesso l’#iorestoacasa, quindi è ancora più interessante sentire da lei come lo stia vivendo e quanto sia particolarmente importante – ancora e soprattutto in queste ore – attenervisi. Come stanno andando le cose?

E’ presto detto, 16 ore al giorno circa di impegno totale, dalle 7 alle 23. Mentre per poter effettuare incontri con i miei collaboratori, sono state attrezzati 4 ambienti con idonee precauzioni; gli stessi vengono utilizzati solo quando non è possibile far ricorso a videochiamate e, in ogni caso, è possibile convocare solo un numero esiguo di persone.

Foggia, o meglio, l’ambito territoriale dauno resta uno dei contesti più colpiti e di conseguenza la fonte più prolifica di contagio. Il Policlinico Riuniti di Foggia che battaglia sta combattendo e come vi siete preparati al “Picco della Passione”, dato che siamo – non solo in senso metaforico e devozionale – in Settimana Santa?

Con la sistematizzazione e l’organizzazione complessiva della trasformazione del Policlinico, per contenere il contagio: con Aree CoViD e percorsi dedicati per garantire un’efficace sicurezza.

Per ciò che concerne Foggia, la rete Provinciale registra una suddivisione tra Policlinico e ASL FG per gli aspetti territoriali. Al sottoscritto è stata affidata la rete Ospedale che vede impegnati il Policlinico HUB CoViD e l’IRCCS Casa Sollievo della sofferenza con il raccordo funzionale e organizzativo del P.O. Tatarella di Cerignola ASL FG. Tra le due grandi aziende si è istaurato un rapporto amministrativo e sanitario teso ad una completa gestione CoViD.

I dati economici e finanziari, oltre quelli prettamente sanitari, sono apocalittici e il fatto che alla fine saranno globali non rasserena affatto: i più deboli avranno sempre più difficoltà ad affrontare qualsiasi china. Come sta rispondendo il tessuto sociale e istituzionale locale, pugliese e nazionale?

Ho l’impressione che i provvedimenti sia del Governo che della Regione, effettuate in termini di riduzione di prestazioni continueranno ad insistere per ridurre la catena del contagio.

Per quanto riguarda il Picco raggiunto, più che alto è un’onda lunga, e ci stiamo preparando attestandoci al massimo dell’assistenza: 37 pl di Pneumologia, 73 M. Infettive, 33 di Terapia Intensiva, più 13 pl di Medicina d’Urgenza e 105 pl di Post Acuzia.

Quando se ne uscirà, “Tutto non sarà più come prima”. Lo pensa anche lei? Cosa ci toccherà cambiare?

Bisogna considerare che l’Italia è la nazione con il Sistema Sanitario più universalistico al mondo, per cui non credo ci saranno grossi cambiamenti. Ritengo che la fase 1, che sta passando senza soluzione di continuità, abbia generato assetti ospedalieri COVID e che sia necessaria la persistenza di presidi atti a fronteggiare le zoonosi respiratorie, siamo difatti alla quarta epidemia: 2003 Sars, 2010 h1n1, 2012 Mers, e quella attuale.

Infine, dott. Dattoli, come questo “tutto” sta cambiando o cambierà anche lei?

Ne usciremo tutti migliori, anche io. Riflessioni sulla qualità delle cure: sicuramente saranno segnate da questa esperienza sia in termini di organizzazione e sensibilità. Molte sono le sfide da affrontare, sanitarie e socioeconomiche, che sono giunte a minacciare salute e serenità alla società attuale.

(gelormini@gmail.com)

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