Home > Radici Future Magazine > Claudia, studentessa universitaria: Per il futuro maggiore consapevolezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche


Claudia, studentessa universitaria: Per il futuro maggiore consapevolezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche

14 Apr 2020 - Voci dalla Quarantena

Claudia, studentessa universitaria: Per il futuro maggiore consapevolezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche

di Marco De Candia

Claudia De Ceglie, 25 anni, laureata in ingegneria fisica al Politecnico di Torino. Attualmente sta completando il percorso universitario di laurea magistrale in Fisica dei sistemi complessi. Claudia è di Giovinazzo, a pochi chilometri da Bari, dove vive la sua famiglia. A causa del virus ha  deciso di rimanere a Torino dove studia.

Cosa facevi prima della quarantena?

Ero da poco rientrata da un progetto Erasmus a Parigi, dove sono stata per sei mesi con altri colleghi, ed appena entrata nella nuova casa di  Torino alle prese con la sistemazione delle mie cose. Oltre a studiare per gli ultimi esami ero alle prese con il progetto della tesi di laurea e gli incontri con i professori.  Tutte attività che mi tenevano molto impegnata e che mi piacevano parecchio.

Come stai vivendo questa reclusione?

Sono rimasta sola perchè gli altri colleghi sono rientrati nelle loro città di origine o presso amici a Torino. Per vincere la solitudine di casa ed affrontare il periodo di quarantena ho avuto la possibilità di stare a casa della mia amica e collega Sara con la sua famiglia. Sto vivendo con loro questo particolare periodo. Non mi annoio. Studiamo, cuciniamo, facciamo fitness, vediamo film. Poi sono pugliesi come me e quindi ci piace mangiare le stesse cose.

Che impatto ha avuto  sulla vita universitaria?

Dal punto di vista universitario ho subito un rallentamento nella ricerca dell’argomento della tesi, mi hanno sospeso  una “challenge” (un progetto con una start-up innovativa)  che mi avrebbe dato alcuni crediti ai fini del percorso universitario. Spero di riprendere appena possibile questa attività.

Come ti sei organizzata e come si è modificata la tua vita?

Durante il giorno non ho nessuna pausa in quanto sto studiando per i prossimi esami che saranno on line grazie alla disponibilità dei professori. Ovviamente potrò scegliere quali fare on line e quali sostenere in seguito in modalità tradizionale.

Temo di laurearmi con qualche mese di ritardo per l’accavallamento della “challenge” con la tesi e con le prossime sessioni di esame. L’impossibilità di raggiungere la mia famiglia è una cosa che mi pesa molto. Ho dovuto rinunciare ad un corso di fotografia che è stato rimandato e quindi i miei progetti dove era prevista una interazione sociale sono bloccati.

Cosa stai pensando di fare o stai già facendo?

Avendo terminato di seguire le lezioni il mio impegno è tenermi occupata con attività di formazione on line su ldigital marketing, video chiamate con i miei genitori e gli amici

Il mio principale obiettivo è concludere il percorso di laurea magistrale ed al momento tutto ruota intorno a questo.

Modificherai il tuo modo di vivere e di guardare al mondo?

Beh di sicuro le regole sulla distanza sociale ci influenzeranno e credo che quando ritorneremo ad andare in giro non avremo lo stesso modo espansivo di relazionarci. Penso che seguiremo i consigli che ci verranno dati e quando avrò l’occasione di conoscere una persona nuova non so se mi verrà spontaneo stringergli subito la mano.

Cosa cambierà, secondo te, nel tuo mondo universitario e in generale in Italia e nel mondo?

Secondo me il ricorso al digitale ed alle tecnologie applicate alla didattica saranno sempre più accessibili e sofisticate. La connettività migliorerà sempre più per rendere fruibili materiali didattici audio-video con una qualità superiore. La speranza è che, in seguito alla pandemia ed alle conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti,  ci sarà maggiore consapevolezza nell’usare le risorse dello Stato. Ed in particolare mi riferisco agli investimenti in Ricerca, in organizzazione delle strutture sanitarie e di una migliore condivisione dell’informazione a beneficio del cittadino. Ho notato che in questi giorni molti servizi pubblici hanno avuto una spinta verso la digitalizzazione che hanno così evitato blocchi nel normale svolgimento delle attività. Credo che a livello mondiale il “mood” sarà lo stesso.

Tag:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *