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Nel Nardó Technical Center nasce nuova divisione per il software

14 Set 2023 - 2023, News

Nel Nardó Technical Center nasce nuova divisione per il software

Di Ilenia di Summa

Fare di Nardó uno dei poli di eccellenza per quanto riguarda la tecnologia portando il Nardó Technical Center, uno dei più estesi e rinomati centri di sperimentazione, a implementare i servizi di progettazione e testing di qualità per il settore automotive ma non solo. Questo l’ambizioso progetto che lo scorso agosto ha visto, nella sede della Presidenza della Regione Puglia, alla presenza del governatore Michele Emiliano, la sottoscrizione dell’Accordo di Programma propedeutico alla realizzazione del “Piano di sviluppo di Nardò Technical Center”, avente fra l’altro l’obiettivo di rendere ulteriormente attrattivo il centro di prova dei veicoli, un’eccellenza a livello europeo da oltre 60 anni.

Presenti all’incontro: l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci, la vicesindaca del Comune di Nardò Maria Grazia Sodero, la sindaca di Porto Cesareo Silvia Tarantino e Massimo Albanese, presidente del Consorzio ASI di Lecce.

L’accordo in oggetto prevede anche la realizzazione di opere pubbliche di notevole interesse quali: la realizzazione di un centro di elisoccorso attrezzato con eliporto e annesse strutture sanitarie integrato nel sistema regionale per le emergenze e la sicurezza sanitaria nell’area del Sud Salento, e la realizzazione di opere di rinaturalizzazione e forestazione naturalistica finalizzate alla valorizzazione paesaggistica ed ecologica del territorio ampliando boschi e macchia mediterranea.
Verrà realizzato inoltre un Centro Visite polifunzionale, completo di attrezzature audiovisive e multimediali e implementato il centro di prevenzione e sicurezza antincendi per tutelare le aree boscate e protette, comprendente un sistema di monitoraggio a raggi infrarossi per il rilevamento di eventuali focolai in un raggio di circa 10 km e un sistema di mezzi antincendio collegati e integrati con il sistema nazionale dei Vigili del Fuoco.
L’iter approvativo del progetto è durato più di due anni e ha comportato, in prima istanza, lo studio della caratterizzazione Geologica, Idrogeologica e Geofisica dell’area interessata, al fine di pervenire alle autorizzazioni ambientali, urbanistiche e paesaggistiche necessarie.

Secondo l’assessore Alessandro Delli Noci “Si tratta di un investimento molto importante per il Salento e la Puglia e di un progetto di sviluppo sostenibile che garantirà nuovi posti di lavoro e un nuovo indotto economico in grado di favorire altri investimenti nazionali e internazionali. Un progetto completo che prevede azioni per la tutela dell’ambiente e del paesaggio attraverso opere di rinaturalizzazione e forestazione naturalistica e opere importanti di pubblico interesse come il centro di elisoccorso”.

Un piano innovativo che unisce alla necessità di creare nuove realtà industriali e produttive, un’attenzione particolare per gli aspetti ambientali e di tutela del territorio.

“Questo accordo di programma, ha sottolineato il governatore Michele Emiliano, tutela totalmente la vegetazione e consente una complessiva messa a disposizione delle aree verdi, che verranno manutenute dalla stessa Porsche per garantire quello che nel frattempo l’abbandono dell’area industriale aveva determinato. L’accordo, inoltre, dota l’area di un sistema di antincendio e di controllo e prevede la realizzazione di un eliporto che sarà utilizzato da tutti i cittadini pugliesi per esigenze sanitarie. Quindi – ha concluso Emiliano – siamo davanti a una bella storia che consentirà di rendere famosi nel mondo Nardò e il Salento, perché a questa pista faranno capo i team di quasi tutte le più importanti case automobilistiche.”
“Siamo davanti a un modello di sviluppo che contempla lo sviluppo industriale, la creazione di posti di lavoro, lo sviluppo ambientale e anche la possibilità di uno sviluppo agricolo, conclude il presidente del Consorzio ASI di Lecce Massimo Albanese”.

Nardò, città della Puglia meridionale, ricca di un notevole patrimonio architettonico, monumentale e paesaggistico, si candida così a diventare, nei prossimi anni, centro industriale di rilevanza internazionale.

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