“Profughi” e “clandestini”, c’è un sussidiario che piace tanto a Salvini
Lello Gurrado | 30 October 2017

Se è vero, come è vero, che l’integrazione deve partire dalla scuola; se è giusto, come è giusto, che bisogna insegnare sin dalle elementari che gli uomini su questa terra sono tutti uguali; se è doveroso, come è doveroso, bandire senza esitazioni ogni forma di razzismo; se tutto questo è vero, giusto e doveroso beh, in questo caso il sussidiario “Diventa protagonista” proposto per le quinte elementari va immediatamente tolto dalla circolazione.
Scritto a sei mani da tali Berardi, Giorgi e Rubaudo, “Diventa protagonista” definisce i profughi come clandestini e di conseguenza li considera una minaccia per gli italiani. Non solo: se da qualche tempo si registra una “fuga di cervelli” dall’Italia secondo “Diventa protagonista” la colpa è loro, dei profughi-clandestini che tolgono spazio agli italiani. Affermazioni così drastiche, dette a ragazzini di dieci anni, possono sicuramente lasciare il segno.
La cosa non è passata inosservata e ha provocato reazioni prevedibili e opposte. Se da una parte Pippo Citati, leader di “Possibile”, si è indignato e ha preannunciato un’interrogazione parlamentare chiedendo cosa ne pensa il ministro della Pubblica istruzione Valeria Fedeli, dall’altra il leader della Lega Matteo Salvini ha detto che comprerà cento copie del sussidiario perché è giusto divulgare la verità nelle scuole e non fare soltanto pratica di buonismo.
Insomma, siamo alle solite. Intolleranza, violenza, razzismo strisciante. Elementi che fanno in qualche modo capire perché gli ultrà della Lazio oltraggiano la memoria di Anna Frank e perché un ultra della Roma fanatico di Hitler e Mussolini, per non essere da meno dei suoi rivali di curva, ha massacrato di botte un giovane bengalese che stava semplicemente aspettando un autobus per tornare a casa dopo aver regolarmente lavorato come cameriere in un ristorante. Spalleggiato da altri bulli come lui, questo ultra prima gli ha detto negro di merda, poi l’ha scaraventato a terra a suon di pugni, infine, non ancora soddisfatto, è tornato sui suoi passi e ha finito il lavoro con un calcio in faccia che gli ha spaccato mandibola e naso. Perché? Perché voleva “diventare protagonista”?

Galleria fotografica
Commenti