Artigiani alla riscossa!
Carmen Trigiante | 14 November 2016

La distinzione tra Arte e Artigiani, filosoficamente, fa riferimento alle concezioni aristoteliche che, rivalutando nella Metafisica il ruolo dell’artista bistrattato da Platone, ponevano in secondo piano la figura dell’artigiano manovale, “incapace di conoscere le cause delle cose che vengon fatte”.

Per lungo tempo, il lavoro artigianale è stato considerato subalterno rispetto al lavoro della mente e perfino a quello della grande industria che produce economie di scala per essere competitiva su un mercato in espansione. Oggi, invece, in tempi di crisi del capitalismo e di ascesa del “made in China”, il riscatto dei valori artigianali è alle porte e si parla con maggior rispetto delle “hand made”, che sbocciano come fiori variopinti di straordinaria unicità in un campo omologato di sterpaglia. Nella cultura pop, la tendenza è quella di ricercare il prodotto unico, che sfugge alla noia della produzione in serie, in una vera e propria caccia ai cosiddetti mercatini artigianali, attivi soprattutto in periodo natalizio e prenatalizio. Sia nelle piazze che negli ipermercati, gli stand dei maestri artigiani brillano di luci natalizie, conditi con le loro straordinarie creazioni, capaci di spaziare dagli addobbi per le festività alle candele profumate, dalle sculture in legno ai dipinti d’arte. A tal riguardo, abbiamo scambiato due chiacchiere con uno dei responsabili e fondatori di Artigianinpiazza, in questi giorni alle prese con l’organizzazione dell’evento ArtigianinCentro che, tra il 16 ed il 27 novembre, aprirà le porte del centro commerciale Auchan di Casamassima (Ba) ad alcune delle nostre migliori firme artigianali: “lo scopo è promuovere e valorizzare l’Artigianato e le produzioni agroalimentari Made in Italy, ossia tutte quelle piccole realtà imprenditoriali che, specie in questo momento di forte crisi, rappresentano un vero patrimonio economico per l’intera nazione. Questo progetto pone al centro l’uomo con la sua manualità e creatività, perché valorizza la cultura e la tradizione storica del nostro Bel Paese, garantendo elevati standard qualitativi delle materie prime impiegate e fondando le sue basi su metodi di lavorazione a bassissimo impatto ambientale”.  Per chi poi volesse cimentarsi nell’arte di creare, sarà possibile partecipare ai laboratori dimostrativi, allestiti negli stessi giorni dagli espositori. Insomma, in un momento particolarmente buio del mercato globale, cresce invece la stima per la figura dell’artigiano, relegato per secoli ai margini della società, e viene posto nelle sue nobili mani il futuro del nostro Paese. Prima o poi, si potrebbe dire, giustizia sia fatta.

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