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Gianni Svaldi, giornalista, è il direttore di Radici Future Magazine (photo Maurizio Ingenito)
RFMag cambia veste, ma la novità più grande è quella che non si vede
Gianni Svaldi | 6 April 2018

Si cambia. Radici Future Magazine cambia. E la nuova e bella veste grafica è solo una parte del cambiamento. Lo sforzo principale di tutti quelli che lavorano o collaborano con il magazine resta rivolto verso l'inchiesta giornalistica, l'approfondimento, le interviste a chi ha qualcosa da dire. Più spazio avranno le opinioni, le immagini e i video. La squadra dei commentatori è quasi pronta ed è in prevalenza composta da donne e uomini che hanno un accesso diretto ai fatti e alla storia. Racconteranno anche dal loro punto di vista: l'economia, la guerra, il dramma degli ultimi e gli affari dei potenti, il futuro tecnologico, la politica, le relazioni internazionali, la cooperazione. Altri punti di vista che si affiancheranno a quelli giornalistici.

Ma come spesso accade, le rivoluzioni più grandi sono quelle che non si vedono. In quasi un anno di lavoro, il magazine edito dalla cooperativa Radici Future ha fondato insieme a altri 11 giornali Digicoop (Abc, Corriere di Romagna, Il Saviglianese, La sesia, La Vita Casalese, La Voce, La Voce di Mantova, l'Informatore, Setteserequi Sprint e Sport Zai. net). Un consorzio aderente a Legacoop di giornali indipendenti da milioni di lettori all'anno certificati, proprietario di una piattaforma digitale indipendente e con il progetto comune di fare giornalismo etico. Ciò non vuol dire condividere la linea editoriale. Anzi. Ogni lettore, ogni giornalista, ogni uomo o donna dovrebbero sempre auspicare aggregazioni unite nelle differenze. Quello che unisce è l'eticità nel raccontare il mondo, lo sforzo di migliorare il benessere di chi lavora nei giornali associati.

Certo, diciamolo senza giri di parole: è la strada più complessa e difficile. Oggi la maggioranza dei lettori e i social premiano chi urla, insulta, le fake news. Il motore dell'algoritmo sociale e digitale è alimentato oggi dall'odio del diverso e dalla ricerca del consenso. Anche in questo – è un impegno – noi di Radici Future Magazine cercheremo di andare in direzione ostinata e contraria.

Buona lettura e buone letture a tutti.

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