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Piovani, Morricone, Tornatore, Quaranta (photo Bifest)
In Puglia c'è una vocazione cinematografica utile all'economia
Bisogna riconoscerla, scoprirla nei luoghi e nelle persone. È il grande passo in avanti che si attende dal Bif&st
Michela Di Trani | 20 May 2019

Essere pugliese diventa un must nella settimana del Bari International Film Festival. Tutti vorrebbero avere qualcosa di pugliese nella settimana del cinema. Emerge una terra splendida, fatta di persone che hanno idee, talenti e tanta fame di cultura. Una Regione che vorrebbe risplendere in tutta la sua bellezza 365 giorni l’anno, dichiarano con nostalgia i cittadini che si aggirano nei pressi del Petruzzelli mentre osservano che le gigantografie alte due metri di Margherita Buy, Claudia Gerini, Giampaolo Morelli, Paolo Calabresi, sono state smantellate. Calato il sipario tra addetti ai lavori e non ci si chiede cosa resta del Bif&st ai cittadini, soprattutto ai giovani. Come trasformare in inopportunità per loro in Puglia questo potenziale che comincia a farsi storia. Quest’anno ha festeggiato il suo decimo anniversario in gran lustro, da Oscar si potrebbe dire. Questa Terra che accoglie i premi Oscar nel mondo come può arrestare le emigrazioni per motivi economici di tanti giovani pugliesi. È la stessa Terra che ha fatto versare lacrime di commozione a Ennio Morricone. Il mito vivente della musica e del cinema mondiale, due premi oscar, uno alla carriera nel 2007 e uno per la colonna sonora del film The Hateful Eight (2016), sul palco del teatro Petruzzelli, ha ricevuto dal sindaco Antonio Decaro le chiavi della città di Bari e dalle mani del Premio Oscar Giuseppe Tornatore il Fellini Platinum Award per l’eccellenza cinematografica. Con loro sul paco del politeama alla serata inaugurale c’erano anche i premi oscar Nicola Piovani, compositore, e Gianni Quaranta, scenografo. Insomma si è celebrato un decennale da Oscar con 303 eventi in calendario, incluse 200 proiezioni, di cui 50 repliche. Ma senza sedersi troppo sugli allori, mentre i baresi si sono tuffati nella festa del patrono San Nicola, la macchina organizzativa è già partita per l’undicesima edizione. Si punta al Premio Oscar Roberto Benigni che non è mai stato al Bifest e che sta girando in questi giorni Pinocchio di Matteo Garrone. Sarà dedicata a uno dei più grandi maestri del cinema italiano Mario Monicelli, a dieci anni dalla sua scomparsa, in programma dal 21 al 28 marzo 2020. Il prossimo anno si aggiungerà il teatro Piccinni tra le location del Bif&st. “Un Festival del Cinema nei teatri è un caso unico al mondo, a Bari”, ha detto il direttore Felice Laudadio.

Ma torniamo al nostro decimo compleanno del Bif&st, ricco di premi, grandi ospiti e momenti che passeranno alla storia del cinema. Dalle meravigliose immagini del film muto Napoli che Canta raccontato da Lina Sastri nella serata inaugurale, alle lezioni di cinema con Paola Cortellesi, Roberto Herlitzka, Valeria Golino, Roberto Andò, Paolo Del Brocco e Valerio Mastrandrea. Anche le serate successive hanno fatto il tutto esaurito. Ha avuto spazio quest’anno il cosiddetto legal-thriller con Non sono un assassino, girato interamente a Bari, diretto da Andrea Zacariello, tratto dal romanzo del magistrato-scrittore barese Francesco Caringella, vede Riccardo Scamarcio nei panni del capo della Mobile Francesco Prencipe. I film pone al centro il tema dello scarto tra verità effettiva e verità processuale. Scamarcio, Gerini, Pesce, Zaccariello, Caringella, Passadore, Del Brocco hanno salutato il pubblico prima della visione del film in un Petruzzelli pienissimo. Il genere cinematrografico ha avuto anche una sezione dedicata “ Il legal thriller al cinema”. Spezzoni e scene di film che hanno appassionato in ogni parte del mondo sono stati commentati dallo scrittore Gianrico Carofiglio, e dagli avvocati Michele Laforgia e Enzo Augusto. Anche la sezione dei film dell'orrore ha avuto il suo seguito, al Cinema Galleria c'era una sala dedicata alle proiezioni delle varie saghe, e L'uccello dalle Piume di Cristallo è stato proiettato in omaggio a Dario Argento, che è arrivato al Teatro Margherita per la conferenza stampa scortato da una fila di giornalisti e appassionati dell'horror. Neanche un biglietto era disponibile anche il nuovo e atteso film di Sergio Rubini Il Grande Spirito. Nel cast con Rubini ci sono anche Rocco Papaleo e una serie di bravi interpreti pugliesi come Ivana Lotito e Bianca Guaccero. Girato a Taranto, i fumi dell’Ilva fanno da sfondo a un incontro di amicizia tra due ultimi. È un film denuncia sulla Città che ha il primato delle morti sul lavoro. E’ il Sud ancora protagonista con Lucania. Terra Sangue e Magia di Gigi Roccati, sono immagini raccontate nel documentario su Bernardo Notarangelo. Il film riporta le lancette del tempo avanti e indietro come se il tempo si fosse improvvisamente risvegliato. Anche gli eventi collaterali hanno incontrato le preferenze del pubblico, a partire dai laboratori di recitazione, alla sezione dei film dedicati alla scienza e all’acqua che ha visto incontri con fisici e scienziati. Molto seguita è stata la rassegna Tortura, Diritto e Cinema, organizzata dal Dipartimento di Giurisprudenza e dall’Ordine dei Giornalisti, con i film Sulla mia Pelle, Zero Dark Thirty, Garage Olimpo e Stragers in Paradise. Tra gli ospiti della rassegna Armando Spataro, Giuliano Foschini, Michele Laforgia, Fabrizio Versienti, Oscar Iarussi, Giuseppe Morgese, Padre Giulio Albanese.

Insomma, ce n’era per tutti, era impossibile restare sordi al richiamo del Bif&est, credo che sia difficile trovare una persona a Bari che in quei giorni non lo abbia vissuto in qualche maniera. Le anteprime al Petruzzelli hanno registrato sold out, gli appassionati non si sono persi una premiazione. Le lunghissime file a prima mattina si sono viste anche per i film datati come Uccellacci e Uccellini di Pier Paolo Pasolini, Come un gatto in tangenziale con Paola Cortellesi. L'attrice, sceneggiatrice, comica, che con il suo sorriso ha conquistato il Petruzzelli stracolmo per la sua master class, ha ricevuto il Fellini Platinum Award. Roberto Saviano è stato premiato per la migliore sceneggiatura del film La Paranza dei bambini, tratto dal suo libro. Il primo maggio disertate le gite fuori porta per Il colore nascosto delle cose con Valeria Golino. Anche lei applauditissima si è concessa alle domande, anche le più invadenti del pubblico. Giorno dopo giorno è arrivato l'ultimo, quello dei bilanci e della conferenza stampa finale in cui il Presidente della Regione Puglia Emiliano e il Sindaco Antonio Decaro hanno sciorinato dati, numeri, idee, progetti, tutti molto allettanti, che invogliano a continuare lungo questo percorso iniziato dieci anni fa . Percorso che vorrebbero tanto che continuasse con loro al governo dei territori hanno fatto intendere. Più esplicito è stato il governatore della Regione Puglia rispondendo a una domanda di un giornalista che gli ha chiesto “se in prossimità della scadenza del suo mandato, la Regione avesse pensato di mettere in sicurezza il Bif&st”. In un baleno è arrivata la serata finale con il film per la televisione Passeggeri Notturni di Salvatore De Mola, interamente girato a Bari, ha visto anche la partecipazione dei fratelli Carofiglio, Francesco come sceneggiatore e Gianrico come attore. Sette giorni e sette notti in cui si pranzava, si cenava e si dormiva a e con il cinema. Che dire.. "Bari, Città del Cinema". Vocazione che parte dal lontano, dal 1973 con Polvere di Stelle di Alberto Sordi. “Dove mi porti”? Chiede Monica Vitti ad Alberto Sordi nel film restaurato dalla Cineteca Nazionale nel prototipo di 152 minuti che ripristina le scene tagliate nel corso degli anni. “A Bari” risponde Albertone. La narrazione, per la prima volta sullo schermo della guerra, l'armistizio, la gioia e il trauma di quei giorni, restaurata, è stata proiettata al Petruzzelli a ingresso libero. Le immagini del politeama prima del restauro, l'Hotel delle Nazioni, il porto, il lungomare, i trulli di Alberobello, hanno afferrato l'attenzione del pubblico del Bif&st dal quale si è levato un applauso scrosciante alle immagini di Vitti, Sordi e gli altri protagonisti, che giunti a Bari, davanti al Petruzzelli, s’inchinano commossi davanti al teatro più grande del mondo. E ancora, quanto a film restaurati, si rimanda al Bif&st dello scorso anno, l'ultimo incontro con il pubblico del leggendario Bernardo Bertolucci. Il giorno della sua scomparsa hanno fatto il giro del mondo le immagini che lo ritraevano qualche mese prima sul palco del Petruzzelli per la presentazione della versione integrale de L'Ultimo Tango a Parigi. Tanti i fatti che fanno pensare che esiste una antica vocazione cinematografica del territorio pugliese. Bisogna riconoscerla, scoprirla nei luoghi ma soprattutto nelle persone, e renderla fattore produttivo per lo sviluppo del territorio. È il grande passo che si attende dal Bif&st. Ha l’età per farlo e per non deludere.

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